Sportello codice rosa 3 – Sono state diffuse immagini o video sessualmente espliciti senza il tuo consenso? Sei vittima di Revenge porn

È sempre più diffuso nella realtà odierna un fenomeno molto pericoloso che coinvolge moltissimi giovani, sia come vittime sia come autori del reato, che consiste nella diffusione, in chat private, di video o foto sessualmente esplicite di ragazze/i nude o seminude che, inconsapevolmente e soprattutto senza il loro consenso, si imbattono nelle stesse foto, che però nel frattempo non sono più presenti nella sola chat privata – ove erano state inoltrate – ma sono state caricate su piattaforme digitali o su siti porno, dove si connettono ogni giorno migliaia di utenti da tutto il mondo.

Hai inoltrato video o foto “intime” ad un tuo amico/a e ti sei accorta, soltanto dopo, che sono state pubblicate e diffuse senza la tua volontà ed il tuo consenso? Mantieni la calma ma rivolgiti immediatamente a chi ti può aiutare !

L’art 612 ter c.p., rubricato “Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”, sanziona, con la pena della reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5000 a 15000 mila euro, “chiunque dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde, senza l’espresso consenso delle persone interessate, immagini o video sessualmente espliciti” destinati, invece, a rimanere privati.

Tale fenomeno, punito dalla legge penale con la multa e con la reclusione carceraria, viene definito “revenge porn” (revenge pornography), ovvero «pornografia non consensuale o vendetta porno», e si sostanzia, in concreto, in un abuso sessuale tramite immagini diffuse per spavalderia, per vendetta o per divertimento o per pura goliardia.

L’atto, quindi, di condivisioni di immagini o video intimi di una persona, senza il suo consenso, mira precipuamente a offendere la vittima, a deriderla, a rovinare la sua reputazione mettendola alla gogna di tutti.

L’effetto che si ottiene, infatti, è quello di una fortissima violenza psicologica, una sorta di “stupro virtuale” offendendo beni e valori fondamentali, di carattere primario, costituzionalmente tutelati, come: la libertà individuale, la dignità umana, la reputazione, la libertà morale, il decoro, l’onore, la libera autodeterminazione della persona, la privacy.

Non è un caso, infatti, che il legislatore abbia collocato tale fattispecie delittuosa subito dopo l’art. 612 bis c.p. che punisce il delitto di atti persecutori (c.d. stalking); entrambe le figure, invero, si rivolgono, in particolar modo, alle donne, frequentemente vittime di comportamenti che incidono sulla loro libertà psichica, coartandola, umiliandola e annichilendola, attraverso atti e intimidazioni di vario genere e natura.

La prima cosa da fare è rivolgersi a un avvocato perche dal momento della scoperta della diffusione e/o pubblicazione di foto o video nella rete o attraverso altri canali ( ovvero entro sei mesi dalla conoscenza del fatto) decorrono sei mesi per sporgere formale denuncia-querela, spirato tale termine, pur essendo stati vittima di tale reato e pur avendo subìto tali lesioni, non sarà più possibile proporre l’azione perché quest’ultima sarà divenuta improcedibile.

Sul sito di ACQUiRENTi APS potrai trovare immediatamente un legale, specializzato in diritto penale, che ti aiuterà immediatamente a richiedere all’Autorità giudiziaria competente la rimozione delle foto e dei video pubblicati, a sporgere formale denuncia-querela per punire l’autore del reato e ad agire giudizialmente per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniale e non patrimoniali eventualmente subìti.

Hai bisogno di aiuto su questo argomento?
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Questo articolo è stato redatto per ACQUiRENTi APS da:

IVAN R.S. PACIFICO

Avvocato

SLP – STUDIO LEGALE PACIFICO
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Dal 2019 è in vigore nell’ordinamento italiano la legge 69/2019, nota come “Codice Rosso”, per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Questa norma mira a tutelare le donne e i soggetti deboli che subiscono violenze, atti persecutori, o maltrattamenti, con uno strumento che possa più tempestivamente intervenire rispetto alle forme ordinarie della giustizia.

ACQUiRENTi APS ha attivato uno sportello, che abbiamo deciso di denominare “Codice Rosa”, per offrire un supporto tecnico-legale per tutte le vicende legate al Codice Rosso.

A partire da oggi, puoi contattare ACQUiRENTi APS e ottenere consigli, supporto e tutela.

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