Il sovrappopolamento dei colombi urbani – i cosiddetti piccioni – nelle nostre città porta a criticità di varia natura: la loro presenza crea rischi per la salute pubblica, costi per la pubblica amministrazione, danni al patrimonio culturale, e problemi per i cittadini.
Un aspetto spesso sottovalutato è il pericolo derivante dal guano prodotto dai volatili che diventa una vera e propria piaga quando la popolazione cresce.
Un pericolo concreto che si ripete periodicamente
Il rischio è ormai comprovato: ecco un esempio (non esaustivo) di cosa può succedere in una grande città:
- – “Incubo guano sulle strade: pericolo incidenti” – RomaToday, novembre 2013
- – “Escrementi di uccelli sul Lungotevere, sette motociclisti scivolano in poche ore” – FanPage.it, dicembre 2015
- – “Firenze: guano e scivoloni sui marciapiedi della Stazione” – La Repubblica, febbraio 2017
- – “Guano e pioggia rendono la strada impercorribile: chiuso tratto del Lungotevere” – RomaToday, novembre 2018
La responsabilità del Comune:
Il problema non è soltanto noto, ma anche riconosciuto: lo scorso 28 febbraio 2023 la XIII Sez. del Tribunale di Roma ha accolto la contestazione al Comune di Roma di un cittadino che aveva subito un incidente proprio a causa del manto stradale scivoloso, con conseguenti fratture prognosi di 60 giorni.
Il Tribunale ha riconosciuto il concorso di colpa al 70% del Comune e dell’Azienda Municipalizzata in quanto rispettivamente custode del bene demaniale il primo e addetta alla manutenzione e della pulizia strade la seconda, la cui incuria ha determinato la sussistenza di un pericolo oggettivo per il cittadino e il conseguente incidente.
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